Negli ultimi anni si è parlato spesso di legionella, visto l’aumento dei casi di contagio in Lombardia che hanno provocato addirittura tre decessi. Nonostante i recenti casi di cronaca è opportuno affermare che non si tratta di una epidemia, ma è comunque necessario informarsi per conoscere come si trasmette la legionellosi e come si può prevenire.
La legionella: definizione e caratteristiche principali
La legionella è un batterio che può provocare l’insorgere della legionellosi, una malattia abbastanza grave che può portare in alcuni casi anche la morte. È opportuno sottolineare che non esiste un unico tipo di batterio legionella, ma ne sono stati identificati ben 60 specie diverse suddivise in 71 sierotipi. La legionellosi viene anche indicata con il nome Malattia del Legionario, un termine coniato appositamente nel 1976, quando un’intera Legione Americana durante un raduno contrasse la malattia e perirono ben 34 persone.
In Italia, vista la gravità della malattia e la facilità di contagio, quando si palesa un caso di legionellosi si provvede immediatamente alla notifica all’Istituto Superiore di Sanità e all’ASL territoriale per procedere ad individuare l’origine del contagio.
La legionellosi può manifestarsi in due forme:
- la Febbre di Pontiac;
- polmonite grave.
La febbre di Pontiac è una forma più blanda di legionellosi e si manifesta generalmente con febbre, tosse, dolori muscolari e difficoltà respiratorie, solitamente non viene nemmeno identificata ma si pensa sia una normale influenza.
La legionellosi vera e propria può provocare una grave polmonite che nella maggior parte dei casi si manifesta con febbre, dolore toracico, dispnea, cianosi, mentre in rare situazioni può portare anche all’insorgenza di altre patologie, ma perlopiù quando si manifesta in persone anziane e già debilitate.
Come si trasmette la legionella?
La legionella è un batterio che si trova principalmente negli ambienti acquatici sia di origine naturale che artificiale come corsi di acqua, laghi, fiumi e anche acque sorgive e acque termali.
Il batterio può raggiungere facilmente gli impianti idrici e le condotte cittadine e diffondersi e riprodursi in serbatoi e tubature o addirittura in fontane o piscine. Nonostante il batterio proliferi nell’acqua, se viene ingerito bevendo dell’acqua contaminata, non si contrae la legionellosi, visto che l’acidità gastrica uccide immediatamente il microrganismo prima che possa provocare qualsiasi tipo di danno. Il contagio da legionellosi avviene invece quando si inala l’acqua contaminata dal batterio della legionellosi, quindi se si aspira acqua contaminata mentre si fa la doccia o quando ci si reca presso una sorgente termale o attraverso l’aerosol o in ambienti climatizzati.
La legionella difficilmente prolifera negli ambienti domestici, ma può diffondersi se è presente negli impianti di distribuzione dell’acqua potabile di ospedali o grandi strutture o se si è diffusa nei filtri degli impianti di condizionamento, ma possono essere considerate anche principali fonti contagio le fontanelle pubbliche e le piscine.
I fattori di rischio e il trattamento farmacologico
Nel caso della legionellosi, la sua manifestazione può insorgere se sono presenti dei fattori di rischio come l’anzianità del soggetto, il fumo, l’immunodeficienza, la presenza di particolari patologie come bronco pneumopatie croniche o altre malattie croniche.
Non ha ancora validità scientifica l’assunto che la legionellosi possa colpire in prevalenza i soggetti maschili rispetto a quelli femminili, dato che negli ultimi anni anche donne anziane sono state colpite dalla legionella.
Per quanto riguarda il trattamento terapeutico in caso di legionellosi, essendo tale malattia causata da un batterio, si procede alla somministrazione di terapie antibiotiche e nello specifico si utilizzano chinoloni o macrolidi e in rari casi le tetracicline.
La prevenzione per evitare il proliferare della legionella
Visto che la legionellosi si trasmette tramite inalazione di acqua contaminata per prevenirne la diffusione e la proliferazione è molto importante attuare delle corrette pratiche.
In particolare è fondamentale pianificare e attuare una corretta e periodica manutenzione degli impianti idrici soprattutto riguardo quegli impianti considerati a rischio. La manutenzione per prevenire il contagio da legionella deve essere eseguita soprattutto sugli impianti idro-sanitari, di raffreddamento, impianti di condizionamento e nelle piscine o nelle fontane pubbliche.
Un’attenta attività di analisi per verificare la presenza di legionella è una buona norma preventiva. Affidarsi ad aziende qualificate permette di tenere monitorato lo stato di salute del proprio impianto.
Per quanto riguarda l’ambiente domestico è possibile prevenire il contagio da legionellosi adottando alcune buone pratiche: far scorrere l’acqua calda prima di utilizzarla, pulire i filtri dei rubinetti e delle docce con regolarità per eliminare incrostazioni o calcificazioni o sostituirli se l’impianto è troppo vecchio.
Per chi utilizza l’acqua anche all’esterno dell’abitazione è opportuno evitare di utilizzare irrigatori a spruzzo ed eseguire con regolarità la pulizia e la disinfezione dei serbatoi di accumulo dell’acqua piovana.