Le detrazioni fiscali del “Bonus Ristrutturazione” sono solitamente un buon pretesto per ammodernare e rinnovare il bagno della propria casa. Esiste però una differenza sostanziale tra quello che può essere considerato un semplice restyling, quindi tinteggiatura delle pareti oppure sostituzione dei sanitari, e i lavori di rifacimento che includono interventi sugli impianti. In questa guida troverai tutto quello che ti occorre sapere sulle ristrutturazioni dei bagni, sui bonus fiscali e le novità del mercato.
Le autorizzazioni
Innanzitutto, devi sapere che se intendi intervenire sulle tubature, sugli impianti e sul massetto, dovrai richiedere la CILA perché questo tipo di lavori vengono considerati come manutenzione straordinaria. In caso contrario, se ti limiterai solamente a rinnovare i rivestimenti o sostituire i sanitari, non ti verrà richiesta alcuna autorizzazione. Queste tipologie di interventi difatti, rientrano nel campo dell’edilizia libera, quindi sono considerati manutenzione ordinaria.
Le agevolazioni e le norme di riferimento per le ristrutturazioni bagno
Come anticipato, il rifacimento totale del bagno, che prevede interventi sulle tubature o sugli impianti, venendo considerato manutenzione straordinaria, beneficia del “Bonus ristrutturazione” del 50%. In secondo luogo, ma non meno importante, è previsto anche un bonus per il mobilio del bagno.
Gli interventi di manutenzione ordinaria invece, come la sostituzione dei sanitari o delle piastrelle, non rientrano nelle agevolazioni previste dal Bonus. L’unica eccezione la potrai trovare se opterai per un rifacimento completo, che includa anche sanitari e piastrelle. In questo caso tutti i lavori verranno assorbiti da tale Bonus.
Tieni presente inoltre che il bagno deve garantire alcuni requisiti, sia a livello igienico che sanitario. Per fare un esempio, l’altezza minima per il locale non deve essere inferiore ai 2,4 m. Eventuali altre limitazioni, sono imposte dal comune di residenza, che potrebbe indicare ad esempio la superficie minima per il primo bagno. Ne consegue che se deciderai di intervenire su tali dimensioni, dovrai attenerti al regolamento comunale, per risultare a norma.
Come rinnovare il bagno
Possiamo suddividere in 4 step gli interventi che dovrai effettuare per rinnovare il bagno:
• Rimozione dei rivestimenti precedenti: pavimentazione, massetto, piastrelle e sanitari.
• Rinnovamenti degli impianti idraulici: con un occhio di riguardo al risparmio idrico e all’efficienza di tali impianti.
• Installazione dei nuovi sanitari, della pavimentazione e dei rivestimenti.
• Tinteggiatura finale.
Per ulteriori approfondimenti puoi consultare il sito eterra.it.
Ristrutturazione bagno: qualche consiglio
Partiamo dal presupposto che le ultime tendenze in merito alle ristrutturazioni dei bagni, guardano sia al comfort abitativo che alla sostenibilità. Il pensiero green vuole difatti (a ragione), la massima efficienza idrica e degli impianti in genere. Di seguito qualche consiglio.
- Sanitari e lavabi: quando ristrutturerai il bagno, ti troverai di fronte ad una scelta, quella dei sanitari a terra oppure sospesi. L’opzione condizionerà anche il posizionamento dei tubi. In tal senso, le soluzioni di design di certo non mancano, anche particolarmente tecnologiche, come la possibilità di avere al posto del classico “pulsante” per lo sciacquo, una sorta di consolle in grado di regolare tutte le funzioni, come ad esempio lo sciacquo automatico, la sicurezza per i bambini, la luce notturna e la funziona pulizia.
- Vasche e docce:le novità del settore sono innumerevoli, grazie all’utilizzo delle nanotecnologie che rendono i materiali antibatterici, antimuffa e idrorepellenti.
- Rubinetteria:probabilmente la componente che più determina l’efficienza idrica. Anche in tal senso le soluzioni stilistiche all’avanguardia sono molto numerose.
- Termoarredi: tra le novità di mercato, alcuni modelli offrono un livello altissimo di tecnologia e di risparmio energetico, senza mai dimenticare l’estetica.