- Ma senti anche tu odore di gas?
- Apri la finestra, ma attenta: non azzardarti ad accendere la luce!
Questo è il dialogo che spesso si sente quando guardiamo un film e sta per succedere qualcosa, tipo saltare in aria la casa! Ma questa non è un’esercitazione e nemmeno un film, si tratta della nostra vita. Col gas non si può scherzare: secondo una raccolta dati del 2009, esistono infatti più di 25 milioni di utenze di gas attive in Italia e, correlati a queste, anche una serie di sfortunati incidenti legati all’utilizzo di questa sostanza.
Se rientrate in casa ed avvertite odore di gas, la prima cosa da fare è chiamare i vigili del fuoco e comunicare loro che credete vi sia in atto una perdita di gas. Prima di correre ai ripari, sempre senza accendere le luci, andate a chiudere la valvola che apre/chiude il collegamento di gas agli apparati che ne usufruiscono, così eviterete il propagarsi del gas per la casa, ed aprite subito tutte le finestre, per ossigenare l’ambiente e scongiurare un’asfissia o svenimenti vari.
Vero è che l’odore del gas, non sempre è percepibile, anche perché spesso inodore e, anche se si sentisse, che cosa fareste nei giorni di raffreddore? La soluzione a questo problema esiste ed è anche piuttosto banale: installare un rilevatore di gas domestico. Si tratta di un apparecchio, noto ai più per il suo classico rumore fastidioso, tipico dei vecchi “cercapersone”, ovvero il bip-bip ripetuto fino che il pericolo non viene scongiurato.
Questo dispositivo può essere abbinato anche a diverse luci, che si accendono e spengono per attirare l’attenzione e segnalare la presenza di gas nocivo in casa, sia esso proveniente dal fornello, lasciato sbadatamente aperto, che da qualche perdita a livello di tubatura. Diciamo pure che è simile ai rilevatori di fumo presenti nelle stanze di hotel, ma dentro la scocca di plastica, viene custodito un sensore in grado di rilevare le fughe presenti nell’ambiente, a seconda dei parametri di settaggio.
Diciamo pure che in pochi centimetri quadrati, potete salvaguardare la vostra salute e garantire la sicurezza per tutta la famiglia, dal bambino che per gioco fa finta di essere uno chef nella cucina dei grandi, o di una persona anziana che sbadatamente fa bruciare il latte ed è più preoccupata di come scrostare il pentolino, che rendersi conto di non aver mai spento il gas del fornello.
Pazzesco come un rilevatore di gas possa salvare la vita, ma anche che non vi sia una legislazione che renda questo un obbligo, un dovere dell’abitante della casa, ma resti solo una buona pratica, un’abitudine da seguire.
Quindi un paio di consigli veloci, prima che vi vengano ad installare il nuovo rilevatore di gas.
Se lasciate casa per qualche giorno, che sia un weekend lungo fuori porta, le vacanze o delle trasferte lavorative, è buona prassi chiudere la valvola del contatore che porta il gas al fornello. Certo è che se vi abituate (è un semplice movimento), potreste farlo sempre ed evitare di incombere in spiacevoli incidenti, anche se siete in ufficio o a correre all’aria aperta o in palestra.
Se invece siete amanti della cucina e non potete fare a meno di seguire tutti i programmi culinari e cimentarvi ai fornelli, ottimo. Non dovete certo smettere, ma non potete lasciare che le temperature cambino o che qualcosa vada storto.
Lasciare la postazione incustodita (se avete figli piccoli potrebbe essere l’inizio di un disastro) è pericoloso: se i liquidi fuoriescono da pentole o padelle potrebbero spegnere la fiammella e lasciare comunque fuoriuscire il gas, senza darti spie che ciò stia accadendo. Sembrano dettagli sciocchi, ma nemmeno i fornelli più moderni e all’avanguardia dispongono di un dispositivo per poter staccare il gas in autonomia, in momenti critici e non programmati (nemmeno i fornelli con la termocoppia).
Meglio quindi attrezzarsi con i giusti dispositivi per poter vivere la casa in tutta sicurezza!