La valvola termostatica è un dispositivo composto da una valvola autoregolante alla quale è associato un termostato che ha lo scopo di regolare l’apertura della valvola tenendo conto della temperatura ambientale.
Nel mercato sono presenti diversi modelli di valvole termostatiche in particolare bisogna installare, per un corretto funzionamento dell’impianto di riscaldamento condominiale, quelle definite “valvole termostatiche preregolate“.
In un impianto di riscaldamento non bilanciato, i terminali (in generale le utenze posizionate lontano dalla centrale) non vengono alimentati a sufficienza, mentre quelli vicini vengono sovralimentati. Questo comporta sprechi e fa aumentare i costi, oltre che compromettere il comfort abitativo.
Le valvole preregolate, con una semplice taratura sulla valvola stessa, invece garantiscono una distribuzione ottimale dell’acqua nell’impianto, in quanto ai terminali viene fornita solo la portata necessaria a soddisfare il fabbisogno termico dell’ambiente e l’integrazione delle funzioni di tutti i componenti (corpi scaldanti, valvole termostatizzabili, valvole d’intercettazione, pompe e tubazioni).
Impianti di riscaldamento condominiali e valvole termostatiche
L’effetto della preregolazione lo si ottiene quando le valvole sono completamente aperte, cioè fino a quando le testine termostatiche non cominciano a parzializzare la portata. Una testina termostatica però è da ritenersi completamente aperta quando la temperatura è di almeno 4 gradi (circa) sotto la temperatura impostata (caso abbastanza raro in un condominio).
Azienda Idraulici Palermo: la nostra esperienza
Abbiamo installato migliaia di valvole ed inizialmente le preregolavamo tutte in maniera maniacale a causa della difficile comprensione da parte dell’utente finale. Spesso ci ritrovavamo a rimuovere la preregolazione per far vedere che il radiatore scaldava tutto uniformemente e non con un Delta T di 20°C per esempio. Negli ultimi 3-4 anni abbiamo smesso di preregolare le valvole. Con il corretto dimensionamento delle pompe non abbiamo avuto problemi. In condomini di nove piani non abbiamo ne problemi a scaldare, ne ritardi particolari nella partenza dei radiatori. Otteniamo degli ottimi Delta T in caldaie che variano dai 15°C ai 20°C. Questa è la nostra esperienza.
Conclusioni
Concludiamo dicendo che la preregolazione è tecnicamente efficace ma spesso si è rivelata un problema con l’utente finale. Due sono i punti fondamentali all’interno di un “corretto dimensionamento di un impianto“. Il primo riguarda il dimensionamento delle pompe e il secondo la corretta spiegazione all’utente finale che il corpo scaldante se regolato bene non deve essere tutto “bollente”. Purtroppo quasi mai viene interpellato il progettista in fase di analisi ma solo dopo aver completato l’impianto. All’utente finale invece non si dedica il giusto tempo nello spiegare come deve lavorare il nuovo impianto per generare risparmio energetico.